DESIGN WEEK FAST ZIZ ZAG
Plants explode in the warmth of sudden Spring, sneaked off for this thursday of Salone del Mobile. We immerse ourselves in Design Milan, where, far from the exhibition itself, new life styles cross every day life. The City is a big treasure hunt of total life experience flashes and alternative worlds, created by objects and their staging. Brera, Montenapoleone and Durini Street refer to art galleries or welcome visitors in warm and cosy places, full of samples or basic as white cubes. Tortona and Navigli -wonderful locations with too night life bad breath, populated by North Europe herons with camera- propose minimal lines, brand new vintage, pop&kitsch, or really magic moments between Ballard and the Momix. Basketball cradles, domestic stabilized lichens (but a common plant is more rewarding), also in take-away cream-puff version, odalisque androids moving through the crowd, suspended red wax stalactites (sink tripods in underground cauldron and find your candle-maker nature!), sound forests and optical fiber lianas. Parkings, garages, labs, workshops come to life in a real interesting way, manufacture references are pleasant, while we notice short-circuits with contemporary art. Same mood on small scale at Fabbrica del Vapore, which focuses on sustainability and sensitivity, Nature and Man. Design, maybe for its not-always-respected relationship with function and living ways seems to have found new energies in callings for new green economy. Lamp prototypes twisting like snakes, lawn mower similar to go kart, flames in glass boxes. And these ones are just few ideas picked up in a quick zig zag. Halfway through 2000, however, the focus returned to the exhibits thanks to the definition of a new category: "Installation Art". |...| It refers to the manipulation of artworks involved in the contemporary process of exhibition design. |...| Constructing Installation Art involves creating a reality that is an alternative to the real world (Italo Rota, Installation Ehxibit, 2009). According to Italo Rota's analysis, the creator of both Design Museum and Museo del '900, the contemporary in every aspect is characterized by visionary ability and interactive narration. This feature in our liquid society, excess society, consumer society, entertainment society, extendes to every product, both cultural and industrial. Applied Arts, at least in Milan, seem to outperform the major arts, jet surpassed by Fashion with its sculptors and painters of abstract bodies.
LOOKING FOR WONDERLAND
ZIG ZAG VELOCE FRA I FUORISALONE
Esplodono le piante nel calore di un'improvvisa primavera, un po' in sordina per questo giovedì del Salone del Mobile. Ci si immerge nella Milano del design, dove, lontano dalla Fiera vera e propria, nuovi stili di vita si incrociano e intessono con la realtà quotidiana. La città si apre ad una caccia al tesoro di barlumi di esperienze di vita totali, di mondi alternativi creati attraverso gli oggetti e la loro messa in scena. Brera, Montenapoleone e Via Durini si richiamano alle gallerie d'arte o accolgono i visitatori in ambienti caldi e avvolgenti, colmi di campioni di lavorazione o basici come white cube. Zona Tortona e i Navigli -splendide location con l'alito di troppe movide, popolate da trampolieri nordici armati di macchina fotografica- ripropongono linee minimali, vintage nuovo di zecca, pop&kitsch o creano momenti di vera magia fra Ballard e i Momix. Culle in palloni da basket, licheni domestici stabilizzati (ma una comune piantina dà più gratificazioni), anche nella versione bigné da asporto, odalische robot che si aggirano fra la folla, sospensioni di stalattiti di cera rossa (calate tripodi nel calderone sotto il pavimento ligneo e scopritevi apprendisti candelai!), foreste di suoni e liane di fibre ottiche. Interessante già di per sé l'animarsi dei parcheggi, delle rimesse, dei laboratori e delle officine, accattivante il richiamo alla manualità, mentre si notano cortocircuiti con l'arte contemporanea. Stessa atmosfera, in piccolo, si respira alla Fabbrica del Vapore, che decide di concentrarsi sulla sostenibilità e sulla sensibilità, sulla Natura e sull'uomo. Il design, forse per il suo rapporto -non sempre rispettato- con la funzionalità e le modalità abitative sembra aver trovato nuove energie nei continui appelli ad una economia verde. Prototipi di lampade che si attorcigliano come serpenti, tosaerba simili a go kart, fiamme in teche di vetro. E questi sono solo pochi assaggi catturati in un veloce zigzagare. Nel corso del 2000 |...| è stato richiamato il lavoro sugli oggetti esposti, grazie alla definizione di una nuova categoria: Installation Art. L'Installation Art |...| descrive esattamente l'operazione di manipolazione delle opere d'arte che avviene oggi |...|.|...| la costruzione di una installazione artistica è l'ideazione di una realtà alternativa al mondo attuale. Lo spettatore può sperimentare uno spazio potenziale, un esempio di come la realtà potrebbe essere deformata". (Italo Rota, Installation Ehxibit, 2009). Secondo l'analisi di Italo Rota, creatore sia del Museo del Design che del Museo del'900, il contemporaneo nei suoi vari aspetti si contraddistingue per la visionarietà, per la capacità di narrare storie il più possibile interattive. E' una caratteristica che si estende ad ogni forma di prodotto, culturale, industriale o commerciale che sia della nostra società liquida dell'immagine e dell'eccesso, dello spettacolo e dei consumi. Le arti applicate, almeno a Milano, sembrano sorpassare nettamente le arti maggiori, che già hanno ceduto il passo alla moda con i suoi scultori e pittori di corpi astratti.
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