Monday, March 28, 2011

"MADE OF SILK" AT CIRCOLOQUADRO


 NUMEROUNO, EN PAPIER
Giulia Berra, Massimo Dalla Pola, Ilaria Del Monte, Riccardo Gusmaroli, Barbara Nahmad, Quadreria Romantico Seriale, Eduardo Ruiz Relero, Marina Scognamiglio
Opening on Thursday 31March 2011, from 18.30
31 March - 31 May 2011
Circoloquadro, via Thaon di Revel 21, Milan, Italy

Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2011, dalle ore 18.30
In mostra dal 31 marzo al 31 maggio 2011
Circoloquadro, via Thaon di Revel 21, Milano



Monday, March 21, 2011

NUMEROUNO, EN PAPIER


Giulia Berra, Massimo Dalla Pola, Ilaria Del Monte, Riccardo Gusmaroli, Barbara Nahmad, Quadreria Romantico Seriale, Eduardo Ruiz Relero, Marina Scognamiglio

Opening on Thursday 31March 2011, from 18.30
31 March - 31 May 2011
Circoloquadro, via Thaon di Revel 21, Milan, Italy





Giulia Berra, Massimo Dalla Pola, Ilaria Del Monte, Riccardo Gusmaroli, Barbara Nahmad, Quadreria Romantico Seriale, Eduardo Ruiz Relero, Marina Scognamiglio

Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2011, dalle ore 18.30
In mostra dal 31 marzo al 31 maggio 2011
Circoloquadro, via Thaon di Revel 21, Milano


Circoloquadro inaugura la sua seconda mostra Numerouno, En papier, interamente dedicata ai lavori su carta. Da sempre supporto tradizionale, la carta qui si trasforma, muta, si trasfigura e diventa “il” mezzo espressivo. Si piega infatti alle esigenze, ai desideri, alle urgenze degli artisti diventando puro strumento di espressione e comunicazione.
Numerouno, En papier è un piccolo viaggio alla scoperta dell’uso odierno di questo antichissimo materiale. Si scopre allora non solo la presenza di tecniche diverse per ognuno degli artisti in mostra, ma anche di “carte” insolite e disparate.
Così Giulia Berra utilizza carta di riso giapponese che disegna e, letteralmente, ricama con fili di seta; Massimo Dalla Pola stampa a inchiostro strutture vegetali ingigantite e indagate fino all’essenza da una scansione a contatto. Nelle mani di Ilaria Del Monte la carta prende vita e si anima di figure in bilico tra la realtà e il sogno, tra la ragione e l’inconscio. Si apre e ci viene incontro la carta che Riccardo Gusmaroli taglia, piega e manipola quasi alla ricerca di un contatto fisico con l’osservatore. Si caricano di ordinario e di straordinario le pagine di “Life”, di quasi cinquanta anni fa, che Barbara Nahmad utilizza per i suoi ritratti, che si ancorano fortemente alla storia quotidiana e che allo stesso tempo emergono per la forza della loro storia personale che diventa universale. Graffi, inchiostro e olio su carta fotografica, così Quadreria Romantico Seriale ci restituisce la mistica frammentata della nostra esistenza. Eduardo Ruiz Relero sceglie la tecnica dell’acquaforte, condotta con sapienza e gusto d’altri tempi, ma che si piega a una descrizione amara e ironica della società attuale. Con la stessa maestria Marina Scognamiglio riflette sulla dimensione urbana nella quale siamo immersi attraverso l’uso della xilografia: anche qui la carta è quella del giornale in un gioco colto e pop allo stesso tempo.

Nel mese di aprile e maggio verranno organizzati due incontri con Marina Scognamiglio, che spiegherà e illustrerà alcune delle tecniche utilizzate dagli artisti in mostra. Il primo incontro (ad aprile, in data da definire) sarà dedicato alla tecnica della xilografia.

Circoloquadro è lieto di accogliervi nel nuovo spazio, anch’esso all’interno della Fonderia Napoleonica, con un confortevole angolo in cui rilassarvi, consultare e acquistare libri, cataloghi e riviste.


NUMEROUNO, EN PAPIER
Giulia Berra, Massimo Dalla Pola, Ilaria Del Monte, Riccardo Gusmaroli, Barbara Nahmad, Quadreria Romantico Seriale, Eduardo Ruiz Relero, Marina Scognamiglio
A cura di Arianna Beretta
Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2011, dalle ore 18.30
Dal 31 marzo al 31 maggio 2011
Orari: da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00 o su appuntamento

Contatti:
CIRCOLOQUADRO
Via Thaon di Revel 21 20159 Milano

RED DIA, WORK IN PROGRESS



These insects' wings on slide frames associate in a fragile membrane camera click to wing beat and explore our tendency to fix life and time instead of appreciate them.

If you like my work, please, vote it for Lobodilattice Cover Contest:



"Dia" si presenta come una serie di telaietti da diapositiva dove si trovano montate ali di insetto a formare semplici e delicatissimi motivi astratti. Il rapido battito delle ali di una creatura effimera, lo scatto di una tecnologia in continua evoluzione si confrontano nella poesia di una membrana che cristallizza un attimo. Si tratta di una sorta di carpe diem raggelato che documenta e fissa attimi ormai preclusi nella loro pienezza.

Se ti piace questo lavoro, per favore, votalo per il Lobodolattice Cover Contest:


DIA ROSSE, WORK IN PROGRESS

Wednesday, March 16, 2011

BUGS ATTACK!

NICE PLANET, WE'LL TAKE IT!
Such a terrible invasion it would be! Such a nightmare! It would be better to be invaded by the perfidious Tim Burton's Martians! Humanity subjugated, crushed by brainless, emotionless, disgusting insects...insects, less than other animals, even less than plants, less than unpredictable, mysterious bacteria and virus. it would be our Mind and Heart -our self-awareness- total defeat!
All SF aliens are someway insects (see the ones by H.R. Giger!), to remember us our limits and the respect due to Nature and other peoples, to make us understand our crimes agains the others. The small becomes giant to display another time what we try to forget.
So, are the insects/aliens so different from us?

BUGS ATTACK!
Bel pianeta, ce lo prendiamo!
Che terribile invasione sarebbe! Che incubo! Sarebbe meglio essere invasi dai perfidi marziani di Tim Burton! L'umanità soggiogata, schiacciata da quegli schifosi senza cervello insensibili degli insetti...gli insetti, meno degli altri animali, perfino meno delle piante, meno degli imprevedibili, misteriosi, virus e batteri. Saremmo totalmente sconfitti nel cuore e nella mente, nella nostra consapevolezza!
Tutti gli alieni della fantascienza sono in qualche modo insetti (guardare quelli di H. R. Giger per credere!) , per ricordarci dei nostri limiti, del rispetto dovuto alla Natura e agli altri popoli, per farci capire i nostri crimini contro gli altri. Il piccolo diventa gigantesco per mostrarci un'altra volta ciò che vorremmo dimenticare.
Allora, gli insetti/alieni sono proprio così diversi da noi?
 
 

Tuesday, March 8, 2011

INSECTOMANIA


It seems that Insectomania has broken out in the last years, yet without updating our myth repertoire, apparently still at the last century beginnings.
Butterflies, pinned, open lifted wing, in-line-leg butterflies, in the name of exhausted vanitas vanitatum, no longer believed resurrections, almost-revealed-to-psychoanalyst neoplatonic psyche; living butterflies canned into artistic cool box in Rome to speak about Nature and microscopic unexpected repercussions on macroscopic (the famous Butterfly Effect); butterflies and other diaphanous winged creatures to promote pre-packaged freshness and beauty. Moths and mantises to re-dust the femme fatale worn out myth; chiseled beings to reseal the technology old-fashioned dilemma. Chrysalises and cocoons left in order to live in society. Wasps, dragonflies and other predator insects with their brain able to elaborate (and react to) infinitesimal stimuli, to fill existence with opportunities to take. Communist ants, hardworking, virtuous bees, deadly flies, blue-bottles and locusts.
Maybe we should wonder why we are forced to repeat this questions, as if contemporary was rolling on itself, to think itself over, we hope, and not to consume its crisis and its decline.

Sembra che negli ultimi anni sia scoppiata l'Insettomania, senza tuttavia aggiornare il repertorio mitografico, apparentemente fermo agli inizi del secolo scorso.
Farfalle, farfalle spillate, con le ali aperte, stirate, le zampe allineate, in nome di logore vanitas vanitatum, di resurrezioni a cui non si crede più, di una psiche neoplatonica che ormai si apre allo psicanalista; farfalle vive inscatolate in artistiche strutture fighette a Roma per parlare della Natura e delle ripercussioni imprevedibili del microscopico sul macroscopico (il famoso Effetto Farfalla); farfalle e altre diafane creature alate per promuovere freschezza e bellezza preconfezionate. Falene e mantidi per rinverdire il mito esausto della donna fatale; esseri cesellati per risuggellare il consunto dilemma posto dalle tecnologie. Crisalidi e bozzoli da cui uscire per entrare nella società. Vespe, libellule e altri insetti predatori con un cervello in grado di elaborare (e reagire a) gli stimoli infinitesimali, per riempire l'esistenza di attimi da cogliere. Formiche comuniste, api virtuose e laboriose, , mosche, mosconi e locuste mortiferi.
Forse bisognerebbe chiedersi perché siamo costretti a riproporci ancora questi quesiti, come se la contemporaneità si rivolgesse su sé stessa, si spera per ripensarsi e non per consumare la propria crisi e il proprio declino.

Saturday, March 5, 2011

MY WORK "DIA" AT TECHNE

Photos by Federica Gonnelli


The project, promoted by Archivio Giovani Artisti, Assessorato al Benessere e Creatività Giovanile del Comune di Parma, aims at the development of the new arts based on technology, experimental and scientific research of new expressive forms, implementation of new materials, application of art in daily and professional contexts.
Premio Techne 19 February 2011 - 12 March 2011, Municipality of Parma Congress Center, Parma, Italy

"Dia", vitrified insect wings on slide frames, unsettled dimensions, 2010
These insects' wings on slide frames associate in a fragile membrane camera click to wing beat and explore our tendency to fix life and time instead of appreciate them.

LA MIA OPERA "DIA " AL PREMIO TECHNE

Il progetto, promosso dall’Archivio Giovani Artisti, Assessorato al Benessere e Creatività Giovanile del Comune di Parma, ha come finalità lo sviluppo e la valorizzazione delle cosiddette Nuove Arti, ovvero le forme di creatività di recente affermatesi nel panorama artistico internazionale e legate alla tecnologia, alla ricerca sperimentale e scientifica di nuove forme espressive, all’implementazione di nuovi materiali, all’applicazione dell’arte in ambiti quotidiani e professionali

"DIA" ali di insetto vetrificate su telai da diapositiva, dimensioni variabili, dal 2010
 "La serie DIA mette /.../ in relazione il battito delle ali di insetto con lo scatto della macchina fotografica, ponendo lo spettatore davanti ad una fragilissima membrana dotata della stessa effimera capacità evocativa dell’immagine. Si tratta di una sorta di carpe diem raggelato, che perl’artista rappresenta la tendenza a fissare/documentare attimi che non vogliamo cogliere e ricordare nella loro pienezza." (Arianna Beretta, dal testo del catalogo per la collettiva Numerozero, Associazione Culturale Circoloquadro, Milano 2010)















Friday, March 4, 2011

"SCALES", work in progress


Chrysalis-made-prehistoric reptile skins, dealing with the paradoxical relationship between strength and fragility.

"SQUAME", WORK IN PROGRESS

Pelli di rettili, animali preistorici, mostri primordiali, costituite da  crisalidi di farfalle a suggellare il rapporto paradossale fra forza e fragilità
















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MY RESEARCH IN FIVE POINTS

EMPATHY
My research deals with Man without representing him, the links between Self and World, the poetical analogies between natural and human processes.

SKINS, REMAINS AND SPOILS
I use mainly natural and artificial materials usually rejected. Metamorphosis and recycle are fundamental.

NATURE
The insects I use are just part of my father's old collections or I find them already dead in Nature, or they come from Butterfly Oasis, so, my work execution depends on biological cycles.

LIGHTNESS AND FRAGILITY
Fragility means care; lightness doesn't assert its authority on space and glance; tactile glance makes you immerse yourself into things.

MODULE AND ORIGAMI
Module and origami represent the possibility for the small to become big respecting space.

LA MIA RICERCA IN CINQUE PUNTI

EMPATIA
La mia ricerca verte sull'Uomo, sulle connessioni Io- Mondo e sulle analogie poetiche fra processi naturali e umani.

SPOGLIE, SPOGLIE, SPOGLIE
Utilizzo prevalentemente materiali naturali e artificiali generalmente considerati di scarto. Metamorfosi e riciclo sono concetti basilari.

NATURA
Gli insetti utilizzati nelle mie opere provengono da vecchie collezioni di mio padre, dalle Oasi delle Farfalle o sono stati trovati già morti in Natura. L'esecuzione dei miei lavori, pertanto, dipende dai cicli biologici.

LEGGEREZZA
La fragilità presuppone attenzione; la leggerezza non s'impone né allo spazio, né allo sguardo, lo sguardo tattile permette di immergersi nelle cose.

MODULO E ORIGAMI
Il modulo e l'origami rappresentano la possibilità per il piccolo di farsi grande rispettando lo spazio.
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