Tuesday, March 8, 2011

INSECTOMANIA


It seems that Insectomania has broken out in the last years, yet without updating our myth repertoire, apparently still at the last century beginnings.
Butterflies, pinned, open lifted wing, in-line-leg butterflies, in the name of exhausted vanitas vanitatum, no longer believed resurrections, almost-revealed-to-psychoanalyst neoplatonic psyche; living butterflies canned into artistic cool box in Rome to speak about Nature and microscopic unexpected repercussions on macroscopic (the famous Butterfly Effect); butterflies and other diaphanous winged creatures to promote pre-packaged freshness and beauty. Moths and mantises to re-dust the femme fatale worn out myth; chiseled beings to reseal the technology old-fashioned dilemma. Chrysalises and cocoons left in order to live in society. Wasps, dragonflies and other predator insects with their brain able to elaborate (and react to) infinitesimal stimuli, to fill existence with opportunities to take. Communist ants, hardworking, virtuous bees, deadly flies, blue-bottles and locusts.
Maybe we should wonder why we are forced to repeat this questions, as if contemporary was rolling on itself, to think itself over, we hope, and not to consume its crisis and its decline.

Sembra che negli ultimi anni sia scoppiata l'Insettomania, senza tuttavia aggiornare il repertorio mitografico, apparentemente fermo agli inizi del secolo scorso.
Farfalle, farfalle spillate, con le ali aperte, stirate, le zampe allineate, in nome di logore vanitas vanitatum, di resurrezioni a cui non si crede più, di una psiche neoplatonica che ormai si apre allo psicanalista; farfalle vive inscatolate in artistiche strutture fighette a Roma per parlare della Natura e delle ripercussioni imprevedibili del microscopico sul macroscopico (il famoso Effetto Farfalla); farfalle e altre diafane creature alate per promuovere freschezza e bellezza preconfezionate. Falene e mantidi per rinverdire il mito esausto della donna fatale; esseri cesellati per risuggellare il consunto dilemma posto dalle tecnologie. Crisalidi e bozzoli da cui uscire per entrare nella società. Vespe, libellule e altri insetti predatori con un cervello in grado di elaborare (e reagire a) gli stimoli infinitesimali, per riempire l'esistenza di attimi da cogliere. Formiche comuniste, api virtuose e laboriose, , mosche, mosconi e locuste mortiferi.
Forse bisognerebbe chiedersi perché siamo costretti a riproporci ancora questi quesiti, come se la contemporaneità si rivolgesse su sé stessa, si spera per ripensarsi e non per consumare la propria crisi e il proprio declino.

No comments:

Post a Comment

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...