SAUDADE DO FUTURO
Site specific installations, 2016
Oak galls and yarns; embroidery on cardboard
For the Museo Municipal Amadeo De Souza Cardoso Giulia Berra (Cremona, Italy, 1985) presents a project strictly connected with architecture that deals both with the contest of Amarante and with the social-economic situation of Portugal in the period of the Artist Residence. It is an utopic dimension, where the references to Nature become aspirations of changing and rebirth.
Between the granite arches a galaxy of oak galls, collected in the city Park, is developed. Galls are “pearls of wood”, caused by plant parasites, that find in these abnormal outgrowths the perfect condition to complete their life cicle. Connected by the web, they become a constellation of planets, a metaphor of the Man/Nature relationship.
On the walls we have instead two panels of azulejos, that present a raffia-on-cardboard- embroideried motif of cicicada spoils. If usually the Tale of the Cicada and the Ant refers to P.I.I.G.S. Situation, the artist instead was inspiredby ancient legends which associate these insects to the misteries of metamorphosis and resurrection. Cicadas, in facts, spend years underground as larvae and burrow their way out and shed their skin when they are ready to become an adult and fly away. So, abandoned spoils are the frozen state of the exoskeleton of a cicada, eternalised teenage state.
SAUDADE
DO FUTURO
Installazioni
site specific, 2016
Refe
e galle di quercia; ricamo in rafia ed erbe su cartone
Per
il Museo Municipal Amadeo De Souza Cardoso Giulia Berra (Cremona,
1985) presenta un progetto in stretto dialogo con l'architettura, che
fa riferimento sia al contesto territoriale di Amarante, sia alla
situazione socio-economica del Portogallo nel periodo di Residenza.
E' una dimensione utopica, dove i richiami al mondo naturale
diventano aspirazione al mutamento e alla rinascita.
Fra
gli archi di granito prende forma una galassia di galle di quercia
raccolte nel Parco cittadino. Si tratta di “perle di legno”
sviluppate dalle piante in presenza di parassiti, che in queste
escrescenze abnormi trovano un habitat perfetto per portare a termine
il loro ciclo vitale. Grazie alla rete, le galle diventano
costellazione di mondi e metafora del rapporto dell'uomo con
l'ambiente.
Le
pareti accolgono invece due pannelli di azulejos realizzati con
ricami in rafia su cartone con un motivo di spoglie (resti di muta)
di cicala. Se la Favola della Cicala e della Formica sovente viene
citata in riferimento ai cosiddetti P.I.I.G.S., l'artista riprende
invece antiche leggende che associano questi insetti ai misteri della
metamorfosi e della resurrezione. Le cicale, infatti, trascorrono
anni sottoterra allo stato larvale, per poi uscire all'aria aperta,
mutare completamente forma, abbandonare l'esoscheletro esterno
irrigidito nell'antico aspetto e volar via.